NOME BOTANICO: ARISTOTELIA CHILENSIS
Si tratta di un piccolo albero che raggiunge 4-5 m di altezza, sempreverde, e con un tronco diviso con corteccia liscia. I suoi rami sono abbondanti, sottili e flessibili. Le sue foglie sono semplici, opposte, pendule, di forma ovale-lanceolata, con i bordi seghettati, glabri, coriacee con venature e forte piccioli rossi. Il suo fiore è piccolo e bianco, dando un piccolo frutto commestibile (maqui bacca) che è un cibo preferito per gli uccelli. Le piccole, viola-nero bacche sono di circa 4-6 mm di diametro. La bacca maqui è anche conosciuto come il Wineberry cileno, e localmente come macchia o maquei, queldrón, ach, koelon e clon
CARATTERISTICHE GENERALI
Il Maqui, nome scientifico Aristotelia chilensis, appartiene alla famiglia delle Eleocarpaceae, che conta 10 generi con circa 400 specie diffuse nei climi tropicali e temperati dell’Asia, Australasia, zona pacifica e Sudamerica, eccetto Africa.
È un arbusto sempreverde dioico di 4-5 m, originario del Cile, endemico dei boschi subantartici. Ê diffuso dalla IV alla XI Regione fino ai 2.500 m , nelle isole di Juan Fernández e in Argentina. Ê una pianta eliofila dai fiori bianchi, pioniera delle zone disboscate o incendiate. Cresce in terreni umidi con abbondante humus.
Ê coltivata per il suo uso medicinale e come specie ornamentale. Fiorisce da settembre a dicembre. Le bacche di color scuro brillante maturano da dicembre a gennaio e sono commestibili. Dalle bacche si ottiene come prodotto commerciale un succo dalle importanti proprietà medicinali.
PROPRIETA’
Ê una pianta usata abitualmente nella medicina popolare mapuche, popolo precolombino del sud del Cile. L’infuso delle foglie cura l’irritazione della gola, è analgesico e febbrifugo. I frutti commestibili hanno proprietà astringenti, toniche, antidiarreiche e antidissenteriche. Contengono antocianine (cianidine e delfinidine), pigmenti che sono responsabili del loro colore purpureo. La pianta è ricca di alcaloidi indolici.
PARTI UTILIZZATE DELLA PIANTA
Foglie, bacche.
COME SI UTILIZZA
Si prepara una infusione con una cucchiaiata di foglie fresche per una tazza e una volta raffreddata si lavano le ferite;
Gargarismo: l’infusione delle foglie cure le ulcere e altre ferite nella bocca, ripetere 3-4 volte al giorno;
Infusione con una cucchiaiata di frutti. Bere tre o quattro volte al giorno.
Le bacche sono utilizzate per la preparazione di marmellate, succhi di frutta e gelati.
La raccolta delle bacche è da dicembre a marzo (estate nell’emisfero sud), e in alcune zone fino ad aprile (autunno nell’emisfero sud) e varia in relazione alla distribuzione geografica della pianta.
CURIOSITA’
I frutti del Maqui, oltre a essere un alimento, sono l’ingrediente base di una bibita alcolica chicha, che in mapuche è chiamata teku e vengono usati per colorare il vino. Questa pianta è sacra per i mapuche e simbolizza le intenzioni pacifiche.
Dai frutti si estrae un colorante naturale a partire delle antocianine, pigmenti rossi delle bacche. Recentemente si è scoperto che la bacca e le foglie del Maqui hanno un’importante attività antitumorale e antibatterico. Ricerche recenti hanno riscontrato una capacità antiossidante dell’infuso delle foglie.
Il genere Aristotelia si chiama così in onore del filosofo Aristotele (384-323 a. C.).
Questa pianta è stata introdotta nella zona sud-est dell’Inghilterra nel 1700 e all’inizio del ‘900 negli Stati Uniti , dove la chiamano “Chilean wineberry”. Viene coltivata prima in vivaio, poi viene piantata in suoli acidi o leggermente alcalini al sole e a mezz’ombra. Può resistere a temperature minime fino -10. Si propaga per seme o per talea.
In Cile non si realizza una produzione industriale e la maggior delle bacche viene raccolta da piante selvatiche (90.000 kg all’anno). Una pianta adulta produce 10 kg di frutti a 7 anni. Il sapore del frutto è dolce e assomiglia al sambuco (Sambucus nigra), come quest’ultimo è la base di tinture.
Polifenoli
Solo la ricerca limitata polifenoli è stata completata la bacca maqui mostrando il suo contenuto di antociani comprende otto pigmenti glucoside di delfinidina e cianidina, il antociani principale è delfinidina 3-sambubioside-5-glucoside (34% di antociani totali). [1] La media totale contenuto di antociani è stato 138 mg per 100 g di frutta fresca (212 mg per 100 g di frutta secca).
Le antocianine sono presenti anche nelle foglie maqui
AVVERTENZA: Le informazioni fornite in queste pagine hanno solo scopo informativo e sono tratte da pubblicazioni internazionali. Non si intende fornire suggerimenti per diagnosi o trattamenti di malattie
Prova il prodotto liofilizzato garantito sul nostro sito
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.