3 X LAMPONE ROSSO UNIFERO PIANTE DUE ANNI ,40-50 CM, FRUTTO GIGANTE
DescrizioneLAMPONE (Rubus idaeus)
Nome botanico:Rubus idaeus
Il Lampone appartiene alla Famiglia: Rosaceae, Genere Rubus, specie idaeus (lampone europeo).
Pianta originaria dell’Europa continentale e dell’Asia Minore, viene coltivato principalmente nel Nord America, Italia (Nord), Svizzera, Germania, Francia e Scozia.
Oltre al lampone europeo (R. idaeus, in genere a frutti rossi, ma anche gialli o ambrati), vi sono le seguenti specie:
R. strigosus, originario del Nord America e in genere a frutti rossi;
R. occidentalis, originario del Nord America e a frutti neri;
R. neglectus, o lampone violaceo, spontaneo nell’est degli USA, forse ibrido naturale tra R. idaeus e R. occidentalis.
R. phoenicolasius o lampone giapponese
Il lampone europeo è una pianta cespugliosa, formata da numerosi polloni di durata biennale che sorgono dalle radici, per cui si ha un continuo rinnovo del cespuglio che si espande in larghezza., I polloni, forniti di epidermide verde-chiara ricoperta da piccole spine, sono lunghi sino a 2 m. Le radici principali sono tozze e rizomatose, mentre quelle secondarie sono superficiali e fascicolate. Le foglie sono caduche, costituite da 3-5 foglioline ovali, di colore verde scuro e con margine seghettato. I fiori sono riuniti in racemi portati da germogli fioriferi che sorgono, nelle varietà unifere, apicalmente e lateralmente ai polloni dell’anno precedente, oppure anche ai polloni dell’anno nelle cultivar bifere; presentano un grosso calice, 5 sepali e 5 piccoli petali bianchi; la fioritura avviene scalarmente nel periodo che va da metà maggio a metà giugno. Dopo la fecondazione, da ciascun pistillo si origina una drupeola che, assieme a tutte le altre presenti sul ricettacolo, costituirà il frutto aggregato detto mora. Ciascuna drupeola è provvista di un minuscolo seme, che può essere fastidioso al momento del consumo, soprattutto in cultivar con poca polpa. La forma della mora varia da tonda a conica, più o meno allungata. Il colore varia dal rosa pallido, al rubino, fino al rosso carico quasi violaceo; ma esistono anche frutti di colore giallo ambrato, generalmente di sapore scialbo. A volte il frutto è coperto di uno strato di pruina, che rende il colore opaco e poco attraente.
Varietà
Si distinguono le varietà “unifere”, quelle che producono una sola volta l’anno prevalentemente sui tralci dell’anno precedente, e le varietà “bifere” o “rifiorenti” perché capaci di produrre sia sui rami dell’anno precedente (giugno-luglio) che sui polloni dell’anno (settembre-ottobre) anche se, di preferenza, queste varietà si coltivano in genere per la sola produzione autunnale privilegiando così la qualità (pezzatura) dei frutti.
Tecnica colturale
I lamponi non hanno particolari esigenze in fatto di terreno quantunque preferiscano quelli poco calcarei, sub-acidi, ricchi di sostanza organica, freschi e permeabili.
Si allevano in filari con l’ausilio di pali leggeri e uno o due fili verticali o orizzontali ai quali si legano i tralci o si indirizzano i polloni nel caso di varietà rifiorenti. Le distanze vanno da 1,50-2,50 m fra le file a 0,50-0,70 m fra le piante. Per evitare lo sviluppo delle erbe infestanti in prossimità delle piante e lungo il filare è consigliabile la pacciamatura con polietilene nero con fori di 15 cm di diametro.
Concimazioni, irrigazioni e gestione del suolo sono simili alle altre specie frutticole coltivate nella propria zona.
È opportuno evitare l’irrigazione a pioggia che favorisce lo sviluppo di marciumi ai frutti (Botrite).Produzioni
Periodo di massima raccolta: luglio-agosto. A maturazione la mora si sfila completamente dal suo ricettacolo, pertanto presenta una grossa cavità che la rende piuttosto delicata e poco resistente allo schiacciamento. Per questo motivo si preferisce collocare i frutti raccolti in cestelli di piccole dimensioni. La maturazione è molto scalare, pertanto la raccolta dura circa un mese e viene ripetuta ogni due-tre giorni. Per il mercato fresco e per il surgelato di qualità è necessario ricorrere alla raccolta manuale (5 kg/ora), mentre per il prodotto destinato all’industria si possono impiegare macchine raccoglitrici, che necessitano però di ampie superfici investite.
La vita media dei lamponi raccolti dura 2-3 giorni, pertanto è necessario che nei cestelli vengano riposti solo i frutti maturi ma ancora compatti. Il raccolto giornaliero dovrà essere immediatamente conferito ai punti di raccolta per la surgelazione o ai mercati di vendita.
Destinazione dei frutti
A parte il consumo diretto o la surgelazione, i lamponi trovano molte altre utilizzazioni industriali (gelatine, confetture, sciroppi per bibite o per medicinali, coloranti naturali per cosmetici, aromatizzazione del vermouth), per i quali vengono generalmente impiegati frutti di qualità mediocre di importazione.
I frutti migliori vengono invece inviati alla surgelazione rapida per ottenere un prodotto di qualità destinato prevalentemente alla pasticceria, all’industria dei gelati e degli yogurt.
Per la salute: gode di azione rinfrescante delle vie intestinali e del tratto urinario, diuretica, diaforetica e protettrice vaso-capillare. Il succo secondo tradizione popolare è utile per gargarismi lenitivi e demulcenti.
In cucina: il frutto si utilizza al naturale, sotto forma di succo, sciroppo, marmellate, gelatine, sorbetto, per aromatizzare liquori e grappe, bevande fermentate ed acquavite.
Avversità
Le avversità climatiche sono rappresentate principalmente dai ritorni di freddo in primavera e dalle gelate invernali, specie se alternate a giornate soleggiate.
Le micosi più importanti sono la Didimella, la Ruggine, la Septoriosi e la Muffa grigia.
I parassiti animali più dannosi sono la Cecidonia dei fusti, la Sesia del lampone, l’Antonomo del lampone, il Verme del lampone, oltre agli acari.
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